Firenze, 30 Settembre 2008
Grande kermesse ieri sera a Firenze per la presentazione della candidatura alle primarie a sindaco di Matteo Renzi. Su quel che sta succedendo nel capoluogo toscano attorno alle primarie abbiamo preferito, non senza sforzo, tacere. La guerra per bande che si prepara contiene una visione della politica e venature suicide che non ci appartengono. Peraltro i troppi protagonisti provengono tutti da esperienze e culture che di nuovo hanno davvero poco. Questa follia di Renzi, invece, è curiosa. E' una follia perché la convenienza e l'ordine interno delle cose suggerirebbe che lui, giovane presidente della Provincia (ha 33 anni, l'età del sacrificio) , rimanesse al proprio posto per un secondo mandato sicuro. Così facendo invece rinuncia di fatto a questa possibilità. Rompe schemi consolidati e rischia grosso. Se non vincesse - e al momento questo parrebbe il suo destino - ha chiuso con la politica. Insomma, sta facendo una di quelle cose che l'attuale politica non prevede. Non lo conosciamo abbastanza per capire se, per la prima volta in Italia, un politico stia consapevolmente scegliendo di fare una cosa che ritiene giusta invece di una cosa conveniente ma, comunque sia, ci piace segnalare l'anomalia.
[tanfucio]
2 commenti:
Beh, le cose non e' che siano proprio cosi' senza macchia e senza paura. Anzitutto perche' anche Renzi proviene da una cultura e da una politica che di nuovo ha davvero poco, e poi perche' prima di sciogliere la riserva si e' assicurato che invece il suo destiuno sia proprio quello di vincere, come accadra'. Spinto verso l'alto proprio da quelli schemi consolidati. Insomma, bisognerebbe guardare un po' piu' al di la'. Mi piacerebbe poi capire perche' i candidati alle primarie (finora ~5) sarebbero "troppi":meno scelta equivale a piu' democrazia?
Matteo non fa una cosa che ritiene giusta, e nemmeno una cosa conveniente. Rischia il tutto per tutto, vuole fare il sindaco e poi il presidente del consiglio tra qualche anno.
Per chi gioca a poker, Matteo ha scelto di andare All-In, con un piatto davvero sostanzioso.
Non so se ce la farà, è bravo ma non è il nuovo che avanza, è una persona molto intelligente che ragiona con le logiche vecchie e con parecchia spregiudicatezza.