Italia, 11 Settembre 2008
Ha proprio ragione Carlo Clericetti su Repubblica. Obiettare è un diritto.
Le armi non mi sono mai piaciute. E quindi mi sono fatto dodici mesi di servizio civile invece di dieci da soldato, paga minima, nessuna carriera. Invece chi si rifiuta di praticare un intervento chirurgico, o anche solo di dare una pillola a chi vuole interrompere una gravidanza indesiderata, può tranquillamente lavorare in un reparto di ginecologia ed è paradossalmente favorito nel fare carriera. Tra quanto tempo troveremo farmacisti che non ti danno la pillola anti-concezionale e Autogrill gestiti da "ferventi cattolici obiettori" che non vendono più profilattici?
Dico io, ma si è mai visto un obiettore di coscienza al servizio militare che pretenda di fare il generale e impedisca a tutto il suo reparto di sparare? Allora qualcuno può spiegarmi perché i medici obiettori non si astengono dal fare i ginecologi? Non credo che fare il cardiochirurgo, il neurologo o l'ortopedico non sia altrettanto stimolante e dignitoso. E inoltre si eviterebbe anche a questi cattolicissimi medici di sopportare la vista quotidiana di quel peccaminoso, tentatrice, strumento del demonio che è la vagina. Sarebbe tutto molto più coerentemente cattolico, non credete?
[ripensandoci] di [ultima raffica delle frattocchie]
per legge, le due parole "ginecologo" ed "obiettore" non dovrebbero poter comparire nella stessa frase.
Microsphera
concordo
riccarù