Web, 24 Novembre 2008
Leggendo del dialogo tra D'Avanzo e Sofri:
D'Avanzo:
Ho l’impressione che, in assenza di competenze, i giovani che vogliono fare del PD, come scrivono nel loro blog (Uccidere il padre), «un partito moderno, democratico, laico e di sinistra» (e capirai che puntuta e illuminante freschezza), chiedono soltanto di togliersi dai margini, di farsi benedire e riconoscere sventolando appartenenza.Sofri:
l’ironia di D’Avanzo sulle quattro caratteristiche che avrebbe dovuto avere il PD nei nostri desideri, quando con parecchi amici cercammo di occuparcene l’anno scorso, è degna figlia della modernità di analisi delle generazioni precedenti alla mia. Battuta facile, di repertorio, che il lettore superficiale condivide, e completamente priva di senso, come una risata che accolga una frase seria e vera, con imbarazzo successivo. Dire che il PD lo vorremmo “moderno, laico, democratico e di sinistra” è sì - caro mio - “illuminante”. Perché il PD non è ancora riuscito a essere nessuna di queste cose, e non sembra che i suoi leader le diano per scontate. Farci dell’ironia è come prendere in giro chi in questi giorni sostiene che bisogna difendere la scuola, o i diritti delle minoranze: “capirai che puntuta e illuminante freschezza”, gli direste invece tu, e Vittorio Feltri, per dirti il genere.vien da pensare che, a conti fatti, i problemi sono tutti qui: «un partito moderno, democratico, laico e di sinistra» - «il PD non è ancora riuscito a essere nessuna di queste cose».
[note a margine] di [il sesto]
1 commenti:
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Il vero problema, è considerare Luca Sofri, che personalmente stimo e mi serve solo come esempio, un giovane del partito.
Mi risulta che abbia poco meno di Obama, e credo che sia più "vecchio" di Blair e Zapatero al momento della loro elezione a Primo Ministro.
Domitilla