Paese della vergogna, 11 Gennaio 2009
Leggo che molti negozi di Roma appartenenti a commercianti di origine ebraica sono stati imbrattati nottetempo con svastiche e scritte inneggianti ad Hamas. Umoristicamente, anche il sindaco Alemanno, quello che era stato salutato romanamente da una folla in delirio il giorno della sua elezione, è stato preso di mira dalle scritte antisemite. Alemanno ha definito questi sciagurati "Sciacalli", un aggettivo assai curioso ed insolito. E' troppo tardi, Alemanno, troppo tardi. Il tutto mentre si bruciano bandiere israeliane a Milano ed in altre città d'Europa.
Poi leggo un'intervista al Corriere di Marco Rizzo, leader dei comunisti italiani, che afferma "io non sono contro gli ebrei", e poco prima ha definito i "progenitori di Israele" "terroristi quanto Hamas" Io ho studiato che i primi sionisti erano pervasi da una splendida ideologia socialista della comunità e della condivisione. Ma c'è qualcuno che legge ancora un libro di storia là fuori?
E leggo ancora che il cardinal Martino ha definito Gaza "un campo di concentramento". Per me lo è anche il corpo di Eluana Englaro. Poi, sempre in Vaticano si dicono allarmati dalle bandiere bruciate fuori dalle Chiese. Okay, ho capito, sono un estremista, un terrorista io.
Basta. Accendo lo stereo e riascolto "Comfortably numb" (piacevolmente insensibile) da The Wall dei Pink Floyd. Sì. Perfetto. Adesso voglio solo scivolare in una piacevole insensibilità.
[la croce di ferro]

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