Mondo insicuro, 14 Giugno 2009

La contestata vittoria di Ahmadinejad rappresenta un brutto colpo alla strategia del dialogo portata avanti da Barack Obama nei confronti del governo iraniano, come ben descritto da Franco Venturini sul Corsera. Adesso l'evoluzione della situazione è indecifrabile.
Personalmente ho sempre diffidato parecchio della reale volontà iraniana di utilizzare il know-how nucleare solo a scopi civili. Mi auguro e credo che Obama, pur nel dialogo, manterrà una linea di fermezza per evitare che il successo elettorale spinga il presidente iraniano a rilanciare le sue minacce. L'Iran tira i fili di molti movimenti poco rassicuranti (Hamas,...)
E l'Europa? La vittoria dei popolari o dei socialisti non cambia mai la musica in politica estera (peraltro affidata principalmente al Consiglio Europeo): si procede in ordine sparso, spesso con effetti grotteschi (vedi visita di Gheddafi). L'euroscetticismo, per chi ragiona, deriva dall'insicurezza globale, non locale.
[ranieri]

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