ENERGIA TOSCANA
I sostenitori del nucleare sono usciti dalle catacombe dove erano entrati più di vent'anni fa. Per dir la verità ce n'erano pochi in giro anche al tempo del referendum, ma tant'è. Adesso monopolizzano l'attenzione del Paese, il nucleare (sicuro) fa rima con modernità ed efficienza. Non ci difenderemo da un disastro in Francia o Svizzera, dicono, e dunque tanto vale non farsi più strozzare da questi fornitori. Vero. Il problema del nucleare è il suo essere una energia da ricchi e pertanto da menefreghisti. Si tampona il problema energetico adesso (tra un po', forse), ma non si risolve in maniera duratura. E poi? Continuiamo a rapinare le poche risorse disponibili? Quando i tanzanesi o i vietnamiti vorranno il loro posto al sole del benessere, che faranno? Costruiranno centrali nucleari anche loro? Non ho dubbi che noi condivideremo con loro uranio & tecnologia. In Toscana il 28% dell'energia deriva dal calore della terra e questa percentuale va integrata con tutte le fonti rinnovabili poco sfruttate che saranno considerate e promosse in futuro. Ecco, una amministrazione regionale di sinistra ha un senso se ragiona con l'idea base della sinistra: uguali opportunità per tutti. Bravi, stavolta.
[ripensandoci] di [conrad]

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