Autogrill Cantagallo, 18 Luglio 2008
Col Decreto Legge 112 (art. 69), la progressione stipendiale biennale del personale ricercatore e docente universitario viene trasformata in triennale, a parità' di percentuale. Questo è un piccolo passo nella direzione giusta, dato che il meccanismo degli scatti automatici di anzianità, senza verifica alcuna di produttività, e' un'assurda anomalia condivisa da Universitari, Magistrati e Parlamentari (ma questi "dovrebbero" essere valutati ogni 5 anni). Tuttavia, i risparmi conseguenti (480 milioni in 5 anni) vengono messi a disposizione di un fondo del Ministero del Tesoro, in attesa della prossima protesta dei camionisti. Ecco l'idea che il governo ha dell'Università.
[note a margine] di [conrad]

2 commenti:

  1. roberto ha detto...

    Quella norma non esiste. Anzi, si pùò dire che non sia mai esistita, dal momento che avrebbe dovuto acquistare efficacia dal 1° gennaio 2009 (perché poi metterla in un decreto-legge...?) ed è stata modificata in sede di conversione. Comunque, la norma originaria prevedeva solo la trasformazione degli scatti stipendiali da biennali a triennali: sempre di automatismo, dunque, si trattava. Come si vede, l'unico obiettivo era quello di fare un po' di cassa. Tant'è vero che della valutazione degli universitari non c'era neanche l'ombra. Si trattava, in pratica, di una forte riduzione dello stipendio per tutte le categorie non contrattualizzate (anche diplomatici, forze dell'ordine e prefetti, non solo magistrati e universitari). Ora, invece, è rimasta solo una sospensione degli scatti per 12 mesi. Quanto ai parlamentari, gli scatti biennali non li hanno mai avuti; l'adeguamento automatico al costo della vita è sospeso per cinque anni, grazie a una decisione assunta nella scorsa legislatura; quanto alla loro valutazione, con questa legge elettorale la fanno solo i vertici dei partiti. Insomma, mi dispiace, ma credo che il Governo non abbia imbroccato nemmeno questa...  

  2. Conrad ha detto...

    Ringrazio Roberto per al segnalazione. Non sapevo che la norma dello scatto triennale fosse stata modificata. Immagino sia avvenuto nelle ultimissime ore. Ancora ieri pomeriggio una nota sindacalista locale la proponeva al pubblico inferocito degli universitari. Mi scuso per l'inesattezza, se questa norma non esiste piu'.
    Ragionando nel merito della questione, e' verissimo: passare da scatti biennali (automatici) a triennali (automatici) non e' una gran riforma. Infinitamente meglio sarebbe valutare in base al merito, come nei paesi nordici. E infinitamente meglio sarebbe che i risparmi, che si ottengono modificando lo status quo universitario, andassero a finanziare la ricerca e la professionalizzazione dei tanti giovani bravi che offrono "prestazione di volontariato" nelle nostre accademie. Non accadra'. L'ultima affermazione e' a prova di smentita.  

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