USA, 5 Settembre 2008
Ieri su Sky viene riproposto il discorso di Sarah Palin, candidata vicepresidente USA per i repubblicani. A prescindere dalla vuotezza politica del discorso, evidenziata anche da Sofri (*), mi ha colpito l'utilizzo di marito e figli come armi di distrazione di massa. Durante l'imbarazzante e lunghissima presentazione iniziale le telecamere rimbalzavano soprattutto tra il figlio grande che andrà in Iraq a difendere il suo Paese e l'ultimo arrivato Trig, la cui stessa esistenza a scapito della malattia è diventata argomento elettorale di gran pregio. Nel contorno il marito, campione di motoslitta (accipicchia, complimenti!) e le altre figlie. In verità non sono certo se quella che si è fatta mettere incinta da un amico fosse presente e trascurata dalle telecamere oppure se proprio non c'era. Comunque un senso di infinita tristezza, una pagina enciclopedica di ipocrisia e di ostentazione dei valori gridati più che sentiti. Insomma, funziona. Ora per Obama è davvero dura.
[ripensandoci] di [foresto]

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