Pisa, 10 Settembre 2008
I famosi bancarellai del Duomo, a lungo abusivi secondo il decreto Ronchey, una volta amnistiati, come tutti gli ex (fumatori, rivoluzionari, coniugi), individuano con rabbia gli attuali come i loro peggiori nemici. I vigili costretti all'inseguimento dei poveri venditori neri e a far rispettare l'ordinanza "antiborsone" (oltre che per i migranti ci vorrebbe un po' più di rispetto per la lingua italiana), non possono non rilevare che sulle bancarelle legali, tra i souvenir più orrendi ma almeno attinenti, si trovano maglie oscene e tirapugni e pugnali con simboli fascisti. Apprendiamo poi, dall'apertura del TG1, che questi ultimi costituiscano un fiorente mercato per cui i tifosi violenti di tutta Italia vengono a fare massicce spese a Pisa. Sono senza parole. Ma leggo sulla stampa di oggi che, finalmente, le associazioni dei commercianti hanno preso una posizione inequivocabile. E mi vergogno.
[tanfucio]