Pisa, 5 Novembre 2008
La notte in cui Obama è diventato presidente
Costanza dormiva nel suo lettino rosa ikea, sotto ad un piumone bianco con dei cuori, abbracciata alla sua bambola Rebecca, al cane e alla scimmia, mio marito, in rete, seguiva tutto insieme ai suoi "amici" con cui aveva messo su una diretta a blog unificati, io dormicchiavo con la tv accesa ed una camicia da notte di seta a fiori troppo stretta.
La mattina in cui Obama è diventato presidente
Costanza, nel suo sacco nanna, è arrivata per la prima volta in camera nostra, camminando come Pisellino ed esclamando "io sono svegliata e c'è la luce" (clic! luce sparata.. signori alziamoci) poi si è bagnata lavandosi, l'abbiamo cambiata e uscendo è zompata allegramente in tutte le pozzanghere. Abbiamo visto il primo discorso di Mr. President, ho pensato a Chicago, città splendida e luminosa, oggi gonfia d'orgoglio per questo figlio speciale, e mi sono rinnovata le mie Kickers nere (corri Forest, corri ....)
Il giorno in cui Obama è diventato presidente
C'era un sole chiaro, e delle nubi scure, e pioggia di vento e, sbagliando strada, mentre seguivo il filo dei miei pensieri, son passata sotto ad un arcobaleno, un bagno di colori come quelli dei tanti tantissimi studenti che con feluche e fischietti stavano festeggiando la Festa delle Matricole.
Non so se cambierà il mondo, ma io questa notte e questo giorno voglio ricordarmeli.
[ripensandoci] di [domitilla]

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