Fuori dal Mondo, 9 Febbraio 2009
Possiamo sforzarci di non entrare nel merito, e di rispettare tutte le opinioni. Però non possiamo accettare che, in nome della propria coscienza, si accetti che il parlamento discuta in 3 giorni una legge su uno dei temi più delicati che esistano, che si alimenti uno scontro istituzionale senza precedenti, che ci si adegui alla prassi berlusconiana delle leggi ad personam (ovvero contra personam).
Dire che si ha sdegno per Berlusconi, ma si vota sì, significa una cosa sola. Che quando si tratta di rispondere alla propria coscienza (o alle gerarchie vaticane), istituzioni e parlamento non contano, perché il fine giustifica i mezzi. Cioè significa che non siamo “democratici”.
Siamo del tutto d'accordo con Civati che ci spiega per bene perché non si può votare a favore.
Ma siccome siamo un po’ più sanguigni chiediamo anche al PD di affrontare la questione senza bizantinismi. Altrimenti, per favore, prendete il PD, portatelo in Slovenia, Spagna o Olanda, e staccategli la spina.
[ultima raffica delle frattocchie]

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