Stufolandia, 30 Marzo 2009
Mi piace questo Franceschini. Da quindici anni il centrosinistra vive col complesso di inferiorità nei confronti del centrodestra, e lo chiama pomposamente pragmatismo. Cerchiamo la breccia nel finto monolitismo berlusconiano dove insinuarci e dividere le loro truppe. Facciamo affidamento sull'ambizione divorante di mezze cartucce e politici di carta, sull'eterno trasformismo italiano, per mettere in difficoltà il cav. Tanto quando poi andremo noi al governo, oltre al necessario risanamento, sapremo disgregare le truppe avversarie con un colpo definitivo, che però -guarda un po'- non riesce mai.
Il tema classico sono le riforme, istituzionali, costituzionali, federali. Ora tocca a Fini, da fascista missino a conservatore liberal. Suvvia, un ottimo interlocutore, non il solito aggressivo berlusca.  Ed ecco D'Alema, Bersani, Fassino e tutta la corte degli sfigati politici di professione e perdenti di vocazione a ponderare pubblicamente e con saggezza le parole di Fini sulle riforme "non più rimandabili" con il supporto dei grandi giornali bipartisan del nostro paese, che tanto bipartisan poi non sono.
Franceschini sembra che non abbocchi. Finalmente.

[ranieri]

1 commenti:

  1. MarcoB ha detto...

    Franceschini è in Cile e ai tre amigos non è sembrato vero avere un'occasione per dire la loro! Si sono anche fatti smentire da Rutelli (che per una volta è stato al suo posto).  

per contattarci basta scrivere a ilprimocerchio [at] gmail.com

 

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