In sogno, 8 Maggio 2009
Ho letto questa notizia e stanotte ho avuto un brutto incubo.
Nel sogno salgo su un metrò milanese e mi siedo sull’ultimo sedile libero. Subito un signore di mezz’età seduto accanto a me sbotta: “Giovanotto, quel posto è riservato ai milanesi, o meglio: agli italiani”
Io rispondo: “Guardi che io sono italiano”.
“Ma lei è negro!”
“Si, ma sono figlio di un industriale di Merate e di una ragazza au pair cubana”.
“Scusate se mi intrometto” dice una signora grassoccia e stracarica di borse della Conad “ma sono professore ordinario di biologia molecolare all’Università di Cambridge e posso testimoniare che la pelle scura di questo giovanotto deriva da una classica combinazione genetica. Metà dei suoi cromosomi derivano dal padre che, se ho ben capito, è di Merate”.
“Allora al massimo ha diritto a mezzo posto e basta” replica il signore di prima.
“Si, è corretto dal punto di vista scientifico” dice la professoressa grassa.
In quel momento, due arabi in piedi molto simili si avvicinano. “Siamo due fratelli nati a Peshawar, Pakistan” dicono.
“E allora?” risponde molto infastidito il signore di mezz’età.
“Ma nostra nonna era di Bassano del Grappa!”
“Continuo a non capire”.
“Se non abbiamo travisato le leggi della genetica mendeliana, abbiamo entrambi ¼ di sangue italiano ed abbiamo diritto entrambi ad ¼ di sedile. Se il signore negro si sposta nella sua metà, noi ci accomoderemo entrambi sull’altra”.
“Io un negro e due arabi accanto non ce li voglio”.
“Guardi che hanno ragione” dice la prof “e non è facile trovare persone che sanno di biologia. Immagino abbiate studiato in Scuole Inglesi.”
“La scienza non spiega tutto, mia cara. La legge di Dio è ben superiore e bisogna superare il laicismo” borbotta un sacerdote seduto vicino.
Arriva un controllore. “Chi vi ha detto di stare in tre su un sedile?”
“Genetica mendeliana”.
“Non lavora nessuno con questo nome per l’ATM. Guardate che vi faccio la multa”.

In quel momento mi sono svegliato.
[conrad]

1 commenti:

  1. Franco Zanette ha detto...

    Sincronicità: voi ci credete? Ovvero essser convinti che le coincidenze non sono solo coincidenze? Sto leggendo Groteque di Natsuo Kirino dove si parla dei Kaijin, ovvero dei figli di genitori di etne diverse, in questo caso uno svizzero ed una giapponese. Il termine spregiativo è riferito appunto a una rgazza bellissima che eredita i geni del padre di Berna e della madre di Tokyo ma viene additata dai giapponesi come una Kaijin. Consiglio ai leghisti di leggere di più e studiare di più  

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