Bel tempo che fu, 22 Giugno 2009

Sono nato a Prato 36 anni fa, e per 17 ci ho vissuto prima di venire a Pisa.  Tra i miei moltissimi ricordi annovero quello di una città vitale, un mix di italiani del nord e del sud dediti al lavoro e con uno straordinario senso dell'umorismo. Nella sua operosità Prato mi è sempre sembrata ben poco toscana. Prato è in fondo la mia città.
Ricordo anche bellissime feste dell'Unità, piene di giochi, attrazioni e dibattiti (sempre pieni). Prato è stata una culla del "migliorismo", l'humus di quei comunisti pragmatici alleati ai socialisti onesti con l'idea che, prima di fare la Rivoluzione, si dovesse anche vivere bene in questo mondo. Guai a discutere di Berlinguer o di Amendola, di Craxi o di Lagorio, di De Mita o di Forlani senza una bella tavola imbandita davanti. E il 1mo Maggio tutti al mare.
"Come si stava meglio un tempo", è un refrain vecchio, lo dicevano anche i Sumeri. Ma sapeste la nostalgia quando stasera ho letto: "Prato, al Comune vince Cenni (PdL). A determinare il rovesciamento di fronte per una città da sempre amministrata dalla sinistra, essenzialmente due fattori: la crisi del distretto tessile e l'immigrazione cinese". 
[ranieri]

1 commenti:

  1. Anonimo ha detto...

    Certo è che Romagnoli c'ha messo del suo..
    rr  

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