PD, 26 Ottobre 2009
Leggo stasera sul Corriere, e lo voglio riportare qui:


«In questi due anni il Pd ha sprecato un patrimonio, anziché costruirne uno nuovo - è la posizione di Rutelli -. Avremmo dovuto cambiare terreno di gioco, allenatore, squadra, pallone, modulo tattico, perfino i tifosi. Dopo quindici anni era evidente che lo schema dell’Unione era finito. Bisognava cambiare tutto. E invece non è cambiato niente. Il Pd è senza ceti produttivi. Vota per noi soltanto il 13-14 per cento dei piccoli imprenditori. Ne votavano di più per il vecchio Partito comunista. Siamo senza operai, senza ceto popolare. Il discorso che Veltroni fece nel 2007 al Lingotto e una conduzione battagliera della campagna elettorale del 2008 hanno portato il Pd a conquistare un terzo dei voti. Da allora lo stesso Veltroni si è affidato a un eclettismo senza baricentro politico, non è mai più arrivata una proposta chiara»

Sono talmente d'accordo che ho fatto un salto sulla sedia. E Rutelli, che in 8 righe ha condensato la crisi forse irreversibile della (vecchia) sinistra in Italia poi che decide di fare? Se ne va con Casini. Non rimane e combatte per avere un PD fuori dalla stantia e soffocante socialdemocrazia, va a farsi il partitino pensando di aprire orizzonti nuovi.
Come si chioserebbe nelle pagelle di Ziliani: Rutelli 4, fa la diagonale, ma sull'attaccante sbagliato. Sconnesso.
[ranieri]

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