Pisa, 14 Novembre 2009
Dire una parola definitiva sull'intenzione di abbattere il complesso Marchesi, non è facile. Bisognerebbe partire dall'inizio, Ilario Luperini c'ha provato. In quale contesto e per quali motivi fu concepito? Bisognerebbe poi dire di tutto quel che gli è stato costruito intorno che non doveva essere o non doveva essere così. Oggi, questo mirabile esempio dell'architettura sociale degli anni '70, rimane una specie di monumento al fallimento di un progetto. Non il suo, quello di uno sviluppo pieno di speranze che si è infranto sulla mancanza di strategia, sulla miseria culturale, sull'affidamento dei progetti e degli appalti. Prendiamone atto. Allora viene da chiedersi, ma se fosse abbattuto da cosa verrebbe sostituito? Da un'opera cialtrona e caricaturale come tante che vediamo sorgere in città o da un progetto, che so, di Herzog & de Meuron? Se questo non fosse, è bene ricordarsi che i pisani hanno già avuto a che fare con una bella opera nata storta - circa otto secoli fa - se la sono tenuta e hanno fatto bene.
[tanfucio]

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