Pisa, 17 Luglio 2008
Sono, come moltissimi (moltissimi è ottenuto come media fra tutti gli uomini e molte donne), un fan dei gadget paratecnologici; se avessi soldi da buttare probabilmente li comprerei e ricomprerei tutti più e più volte. Non è così, me ne faccio una ragione e mi consolo frugando tra tutti i dépliant informativi delle varie unieuro, mediaworld, euronics e compagnia danzante e parlando con malcelata invidia delle ultime "uscite".
Tra tutti i gadget spiccano sempre quelli della Apple che si è sempre distinta per produrre piccoli gioiellini di tecnica e - soprattutto - di design. Forte di un marketing vincente e di un vero istinto di mercato la ditta di Jobs riesce a far diventare i propri prodotti icone del mercato vendendone milioni di esemplari pur senza praticare prezzi competitivi. Questo fenomeno è dovuto a diversi fattori: la qualità indiscussa innanzitutto, e poi l'innovazione tecnologica, la conoscenza del mercato, l'affezione religiosa degli apple-user che si trasforma spesso in vero e proprio apostolato, la moda e la pubblicità. Oltre ai normali veicoli pubblicitari (in realtà poco usati da Apple) il buon Jobs riesce infatti sempre a ritagliarsi grossi spazi informativi trasversali ben mirati. Niente di male, niente di strano, certamente meglio del sistema invasivo monopolista di Microsoft, però ora cerchiamo di non esagerare, si rischia di cadere nel ridicolo o, peggio, di diventare antipatici.
[ripensandoci] di [il sesto]
hanno dimenticato l'ipotesi più plausibile: che "nainfortitu" in hawaiano significa "questo cellulare, ancorchè bello esteticamente, ha la metà delle funzioni dei cellulari normali. però è Apple. quindi col prezzo stiamo alti".
comunque il fatto che moltissimo sia la media tra tutti (uomini) e molte (donne) è un colpo di genio
chiagia (foresto)