Spezia, 29 Luglio 2008
Ancora una riflessione dopo i tremebondi show estivi di verdi, comunisti e rifondaroli. Alla fine pare - un po' da tutti, in modo eclatante da Rifondazione - che la sconfitta elettorale sia da addebitare al fatto di essersi presentati assieme. Mai più uniti a sinistra, dicono dalle parti di Ferrero, nuovo monarca quasi di minoranza di RC. Come se la scomparsa di fatto dei voti alla sinistra, confluiti in maggioranza nel PD, fosse un fatto politico e non meramente elettorale. Ecco, magari deluderò qualche compagno piddino ma bisogna sfatare un mito. La dissoluzione della sinistra è dipesa in grandissima parte dal tentativo dei suoi simpatizzanti di salvare il paese da Berlusconi, votando l'unica coalizione in grado - in caso di miracolo - di giocarsela con il PdL. Alla fine Veltroni ha straperso e la sinistra ha confuso l'effetto con la causa e si è disintegrata. Ma nessuno può immaginare che con quella sconfitta sia scomparso il popolo di sinistra, né che quel vuoto pneumatico possa essere riempito solo dal PD. Di certo c'è bisogno di uscire, alla velocità della luce, dagli squallidi spettacoli parapolitici di questi giorni.
[ripensandoci] di [foresto]

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