Piazza dei Miracoli, 13 Settembre 2008
Sfuriata del sindaco di Pisa, Marco Filippeschi, contro chi (come noi) dice che nelle bancarelle di piazza del Duomo si vendono tirapugni e pugnali. Quel che ritiene inaccettabile è il fatto che qualcuno insinui (non noi) una relazione tra "quegli oggetti atti a offendere" e la tifoseria pisana. Per questo attacca anche Tg1 e Viminale che, ovviamente, sono pronti alla resa. Ci sono un paio di cose che non si capiscono. Perché è possibile vendere quella roba? Chi sono gli acquirenti? Alla prima domanda risponda chi deve: lui stesso ad esempio. Sulla identità dei compratori, invece, azzardiamo delle ipotesi. Saranno le suore di Santa Chiara? I chierichetti della Cattedrale? I debosciati frequentatori di "Argini e margini" dediti, com'è noto, al sadomaso? O sono gli amministratori sceriffi, quelli che invocano il pugno di ferro?
[tanfucio]

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