Etere, 2 Dicembre 2008
Una delle più grosse bufale dei Berluscones a difesa di Rete4 era la seguente: col digitale terrestre avremo molti più canali e quindi il problema delle frequenze non ci sarà più.
A me pareva ovvio che se su ogni frequenza ci vanno 10 canali invece di 1, col digitale terrestre succede che uno che ha 3 frequenze passa da 3 a 30 canali, ma il pluralismo non aumenta. Visto cosa diceva Vincenzo Vita, pensavo di sbagliarmi e mi chiedevo cosa mi sfuggiva…
Qualche anno dopo, purtroppo, eccoci qua: Mediaset ha un sacco di canali, il pluralismo è diminuito, e fa concorrenza (sleale?) alla TV satellitare.
Però, nonostante questo, per il calcio, per i documentari, o per i film (senza pubblicità), quasi 5 milioni di famiglie hanno deciso di rivolgersi a un’alternativa a RAI e MEDIASET, ovvero a SKY, che, tra l’altro ha un TG di ottima qualità.
E questo TG, per chi non ha internet, e non legge i giornali (pensate per un attimo al tipico abbonato al pacchetto CALCIO) è l’unica fonte di informazione che il Premier non può controllare.
Quindi, per me la risposta a chi chiede se sky è un bene primario, è una sola: assolutamente sì.
La conferma? Guardate come è nervoso.
[ripensandoci] di [ultima raffica delle frattocchie]

1 commenti:

  1. Anonimo ha detto...

    Mettiamola così, chi si può permettere di considerare sky un bene primario dovrebbe farmi il piacere di non lamentarsi per 4 - 6 euro in più al mese.  

per contattarci basta scrivere a ilprimocerchio [at] gmail.com

 

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