Censura, 15 aprile 2009
Fu davvero curiosa la corsa contraria che fecero il paese e la satira, destinate a incrociarsi allo stesso livello di maturità in un fuggevole momento e poi, via, ad allontanarsi velocissime, l'uno verso un'infanzia demente e l'altra verso la morte per consunzione.
Perchè quando la satira era bambina il paese era vecchio e, occupato com'era a controllarsi le mutande sporche, non si stupiva più di tanto degli sberleffi blasfemi di Fo o delle copertine empie del Male. Qualcuno berciava ma, alla fin fine, il giullare veniva tollerato.
Ma quando lo sputtanamento divenne così totale da essere gustoso, il paese si scoprì tanto sbarazzino verso la merda che quotidianamente gli veniva propinata per via visiva quanto intollerante verso quella stessa satira che ora era bersaglio delle sue contumelie contro la volgarità.
Poi la satira sparì e rimase solo la volgarità.
[chiagia]
A proposito di offesa al sentimento religioso del paese, oggi a “La vita in diretta” su rai 1 è andata in onda, tra un pettegolezzo e un aggiornamento sull’ultimo stupro, la telecronaca in diretta del battesimo della figlia della show-girl (?) Carmen Di Pietro.
Alcune domande sorgono spontanee:
- A quale imprescindibile esigenza di cronaca risponde tale scelta informativa, compiuta dalla rete ammiraglia del servizio pubblico?
- Quanto danaro pubblico è costata questa preziosa esclusiva (in tempi di collette, sms e 5 per mille a favore dei terremotati)?
- Ma soprattutto: nessun credente che si senta offeso nel suo sentimento religioso da questa spettacolarizzazione/commercializzazione di un sacramento? Il Papa, Bagnasco, l’Osservatore Romano, la Binetti ecc. ecc. non hanno nulla da dire?
Ciao
La storia degli sberleffi non più sopportati mi ha fatto venire in mente l'ultima puntata di Ballarò. Effettivamente hai ragione e il "duello" Crozza-Maroni ne è la dimostrazione. Sarò io che vedo nero ma queste sono le avvisaglie del declino. Solo che son rade e non così eclatanti... e anche quando sono incredibili e rumorose basta cambiare canale e trovare qualcosa che ci svuoti la testa per poter continuare a dire "Fin qui tutto bene... fin qui tutto bene" come in quel vecchio film. L'unica cosa che posso sperare è che "l'atterraggio" arrivi quanto prima perchè forse solo allora ci potrà essere un vero cambiamento e non un presunto tale.